lunedì 1 febbraio 2010

Il mistero del mestiere dei banchieri

Il mistero del mestiere dei banchieri

Rif.articolo:
http://notizie.virgilio.it/notizie/esteri/banche_tremonti_i_banchieri_non_fanno_il_loro_mestiere,22771539.html?sgc=1&type=write&commentarioID=5875207

Chi l’ha detto che non fanno il loro mestiere
Preg.mo Ministro, lo fanno, lo fanno il loro mestiere.
Raccolgono mietono e succhiano denaro contante e suonante,
lo tengono un po’ a lievitare, o stagionare come il formaggio,
ci “ricaricano” un po’ di valore aggiunto
e poi lo rivendono, che c’è di strano.
Un consulente di parte di una nota banca anni addietro in sede di ctu di fronte alle mie osservazioni in ordine ai tassi di interesse elevatissimi emersi, scaturiti da tutte le alchimie contabili e contrattuali ben note agli operatori del settore,
ebbe ad equiparare le banche ai fruttivendoli, in quanto, e mi pare non scherzasse ma lo diceva seriamente, egli affermò che alla pari di un commerciante che acquista il prodotto, frutta, verdura e quant’altro, poi ovviamente, per guadagnarci un po’
e per sostenere le spese generali, lo rivende ad un prezzo maggiorato, così era più che legittimo che le banche operassero nella stessa maniera.
Quindi, dove sta il problema ?!
Italy, 1 febbraio 2010
http://www.scribd.com/doc/26222421/Il-mistero-del-mestiere-dei-banchieri

giovedì 28 gennaio 2010

USURA BANCARIA MODERNA

Rubrica virtuale tragica all’italiana:
A DOMANDA RISPONDI

Argomento: USURA BANCARIA – USURA SOMMERSA – USURA d’IMPRESA

Da FACEBOOK – 28 gennaio 2010 dopo Cristo (per chi se ne fosse dimenticato) e molto di più dall’età della pietra

Domanda:

Giovanni Salvadori 28 gennaio alle ore 8.07
con questo sito sarà possibile cercare di riunire almeno una parte di tutti gli usarati dalle banche? quelli costretti fallire nelle sue attività, tutte le persone cascate in disgrazia per questi sistemi, che nessuno condanna e la magistatura ha sempre il motivo giustificato in loro difesa. Forse unirsi pacificamente e organizzare dimostrazioni potrebbe far cambiare qualcosa.saluti

Risposta:
da Salvatore Germinara – Pistoia

Preg.mo Sig. Salvadori, come Ella in questi
anni ha potuto constatare il mio impegno l’ho messo
e ce lo sto mettendo.
Purtroppo come Ella sa o come non sa,
se non lo sa glielo spiego e rispiego io,
sono stato trattato abbastanza a pesci in faccia, in maniera abbastanza viscida, vigliacca, trasversale e condivisa, ad abbastanza a 360 gradi, per
il fatto di occuparmi di tali difese ed assistenze, vale a dire della problematica della c.d. USURA BANCARIA ed annessi e connessi.
Una volta l’usura era abbinata solamente (ed ingiustamente) allo strozzino privato, da qualche tempo è stato coniato anche il termine usura bancaria, anche se ancora non è stato emesso nessun francobollo e non è stata fatta nessuna moneta (sarebbe anche un’idea, vedrà che qualcuno mi copia anche questa, tanto in Italia non sanno fare altro che quello, anzi non sanno fare nemmeno quello, perché sbagliano anche a copiare, l’Italia resterà sempre l’Italia e non cambierà mai, purtroppo, - purtroppo non sono elogi all’Italia ma amara realtà -).
Non metto in dubbio che i siti, penso si riferisca a
facebook, o comunque i c.d. socialnetworks, oltre a servire per mandarsi i messaggini, i buona notte, gli auguri, i regalini virtuali, i fiori virtuali, servano per mettere in comunicazione in tempo reale persone di tutto il mondo, che altrimenti non avrebbero mai avuto la possibilità di conoscersi e colloquiare, nemmeno virtualmente, quindi la ritengo una cosa positiva.
Quello che non mi torna però è che per fare un esempio quando si paga una bolletta, o se si deve incassare un assegno emesso in un’altra città, o effettuare un qualsiasi pagamento ci si dimentica che anche queste operazioni potrebbero avvenire in tempo reale, senza che questi soldi effettivamente versati, diventando crediti e debiti virtuali, ci mettano settimane o mesi per giungere a destinazione, (e questa cosa sarà oggetto di una specifica petizione, di quelle che una volta numerate e comunicatemi attraverso intere gazzette ufficiali, da camera e senato, finiscono nel cassetto del dimenticatoio inventato dall’art. 50 della costituzione, e c’è anche la data di scadenza come per i prodotti alimentari,
ed ad ogni incidente o cambio naturale di legislatura vanno anche riproposte, perché forse i decaduti e soccombenti se le portano a casa, forse per leggersele quando oramai è troppo tardi, o farsene altri usi, nonostante che la carta sui cui vengono stampati i fax e le e-mail non è proprio l’ideale).
Farò presente questa cosa anche al Ministro Brunetta, il quale mi sembra che con l’informatica, dove pare a Lui ci sappia fare, vediamo cosa risponde (pardon, dimenticavo, Loro non rispondono, Loro assorbono, Loro sono superiori, Loro sono sul piedistallo).
In poche parole ritengo che così come si può comunicare in tempo reale con un altro continente e mandarsi i messaggini, la stessa cosa dovrebbe succedere se un pensionato o una pensionata paga alle poste o in banca una bolletta della luce o del gas,
perché il pagamento non arriva puntuale in tempo reale al destinatario ??
In quanti ci devono speculare (e questa non è economia reale in quanto non c’è valore aggiunto, non c’è produzione di ricchezza, e Lei dovrebbe capirne qualcosa, intendo dire, perché Lei è stato un costruttore edile e sa cosa significa costruire, ed ha imparato in Italia cosa significa anche distruggere (farsi distruggere), vigliaccamente ed in maniera molto soft, all’italiana,
per Sua conoscenza ho richiesto l’amicizia facebookiana anche a Lino Banfi ed Alvaro Vitali (oltre ad altri personaggi che ora non ricordo se non vado a rivedere), ma non mi sembra che si degnino di confermare l’amicizia, (così come il presidente della repubblica, il papa e tanti altri personaggi pubblici, mettono la loro foto su facebook e poi se ne dimenticano), dovevo solo dirgli che qualcosa relativamente alle commedie sexy all’italiana ed ai pierini vari, andrebbero riscritte, senza nulla togliere a quanto genialmente costruito, aggiungendoci magari anche quello che si consumava tragicamente ed in maniera invisibile nelle famiglie italiane e nelle imprese italiane (produttive) contemporaneamente alle illusioni, pare già fin da allora puramente virtuali della visione delle calze di Laura Antonelli o delle forme della Fenech c’era ben altro.
Bisognerebbe fare qualche integrazione a quei film, magari anche riesumando gli stessi, o riciclandoli e dandogli un altro nome, tanto siamo in Italia (idea in tempo reale), ed inserendo, anche come spot pubblicitari, o come flash politichesi, aspetti della vita quotidiana, anche fra un tempo e un altro, o come “pubblicità occulta” o “pubblicità progresso”, un po’ più tragici e un po’ meno sexy, ma comunque sempre all’italiana,
ma che in embrione covavano anche nei tempi che parevano “d’oro”.
Riassumendo necessiterebbe la integrazione di tante commedie all’italiana evidenziando anche le altre facce della medaglia, che adesso ci stanno cadendo addosso come macigni, e molto di più alle prossime generazioni (attualmente inerti e pare inconsapevoli, forse non sanno cosa spetta loro), i nomignoli già i politici in maniera trasversale e condivisa e suddivisa li hanno trovati: BAMBOCCIONI (già sorcini, e simili, anche se diretti anche a persone meno giovani erano stati coniati, ma che bravi i nostri politici, un domani verrà fuori qualche problema di natura gossippara dove interverrà El Pais, la BBC, tv estere, perché si battibeccheranno fra di loro per capire chi ha coniato per primo il termine bamboccione, chi ha il copyright e a chi spetteranno i diritti “d’autore” (solo se monetizzabili), forse Porta a Porta si riterrà competente per territorio, o forse per materia, per la trattazione dell’argomento, o forse per girone dantesco, o forse declasseranno il tutto, come la stessa redazione stessa afferma, alle trasmissioni dei cittadini, dei consumatori, del popolo, che pare di capire vengono trattate di serie B (dalla redazione di Bruno Vespa), o anche di C,
annoverando poeti scrittori alla Santoro-Travaglio,
rispetto ai vespiani privilegiati.
Per ritornare alla Sua domanda, perché quando si parla di certi argomenti, si fa presto ad andare fuori tema, in quanto, essendoci in Italia un po’ di confusione, anche se in parecchi non se ne rendono conto, è facilissimo, anzi d’obbligo andare “fuori tema”, perché i problemi si intersecano gli uni con gli altri ed i faccendieri che se ne dovrebbero occupare non sempre si riesce ad individuarli, quindi molto spesso e molto volentieri (o poco volentieri, tanto non cambia nulla) c’è una accavallarsi di problematiche con nessuno “non Ulisse”, ma nessuno nessuno se ne occupa, o quantomeno per quello che realmente sono i problemi, o solo apparentemente ed ipocritamente.
Pertanto, gira e rigira alcuni problemi (moltissimi) sono sempre gli stessi, ma visto che i parlamentari eletti dal popolo (o automessilì ed incollati da una colla speciale, non certo vinavil, o qualche forza gravitazionale che verrà forse dal centro infuocato della terra o chissà da dove) non li risolvono mai, si cercano magari dei surrogati, perché come si dice la speranza è l’ultima a morire, ed allora si pensa che sia tizio o caio o il sito o l’associazione, o parlandone al supermercato, o dal fruttivendolo, o facendo i gruppi su facebook e quant’altro viene in mente, con enorme dispersione di energie, perché poi chi decide sono solo esclusivamente Loro che sono stati eletti per governare e per stare all’opposizione, non è che il cittadino con una sua letterina può contare qualcosa – come riferito proprio dalla presidenza del consiglio -.
Pertanto, ritengo che con i siti si risolva ben poco, fino a quando ci saranno associazioni di consumatori che solo apparentemente trattano l’usura bancaria e l’usura d’impresa, fino a quando i calcoli li fanno gli avvocati (ci sono degli articoli recentissimi dove si legge anche questo, e non c’è nulla di strano che gli avvocati sappiano fare i conti, non ci vedo niente di anomalo o scandaloso, e non faccio come alcuni avvocati che si meravigliano per il fatto che il consulente tecnico conosce alcune leggi, è giusto che anche gli avvocati facciano i conti, purtroppo c’è un piccolo problema, vale a dire che i calcoli relativi all’usura bancaria, all’usura sommersa, all’usura invisibile, all’usura d’impresa sono calcoli un po’ sofisticati e di natura specialistica, e sarebbe preferibile che gli avvocati li facessero fare a dei tecnici, anzi farebbero bene gli avvocati a far presente ai propri clienti che esistono i consulenti tecnici di parte, figura giuridica prevista da legge civile e penale, che viene tenuta nascosta proprio dai bravissimi avvocati, in maniera abbastanza vergognosa e riterrei subdola, perché qualsiasi procedimento, civile, penale, amministrativo, giudiziale, stragiudiziale, siccome l’avvocato lavora sulla pelle del proprio assistito e nell’interesse primario del proprio assistito, va impostato con tutti i carismi, perché i negozi “fai da te”, utilissimi perché una persona possa ripararsi una persiana o un lavandino senza chiamare il falegname o l’idraulico, ma poco si prestano per altre situazioni dove a compromettersi è la vita in senso lato, rientrandoci tutti gli aspetti, delle persone e cittadini, vale a dire vite umane, come tutti i lavoretti di natura professionale dove del servizio ne usufruisce il cittadino, e speriamo che anche nella chirurgia non si arrivi a dei self-service o day-hospital, ospedaletti “fai da te”, dove chiunque entri possa farsi un “taglia e cuci” personalmente, o dei pronto soccorsi “fai da te”, prima o poi si arriverà anche a quello, e forse potrebbe essere una soluzione, “pronto soccorso self-service”, d’altra parte una volta i self-service non esistevano, per le pompe di benzina tutti si ricorderanno che qualche anno addietro non esistevano, quindi non ci sarebbe da meravigliarsi).
Dicevo, fino a quando c’è tutta questa confusione quando si trattano determinati problemi, ed in genere tutti i problemi, specialmente quelli che riguardano una certa specie di cittadini, quelli che stanno da questa parte della barricata, perché quelli che se ne stanno di là (padreterni o vice – virtuali -, sempre e comunque virtuali ed affetti da paranoia insanabile ed inguaribile, perché santi o presunti tali in terra non ne esistono ed è giusto che non ne esistano) se li autorisolvono quotidianamente, immediatamente, costantemente, per spirito di autoconservazione della “classe-razza-casta”, finchè gli dura e non affonda tutto il transatlantico, magari per dei semplici bulloni e viti fabbricati con materiale più scadente (forse fuso e rifuso e rimpastato e riciclato con tutto quanto viene gettato nei bidoni della spazzatura), come pare sia successo al famoso Titanic.
Dicevo, fino a che ci saranno maghi e maghetti e streghe e streghette varie, che vogliono e pretendono (e l’assurdo è che ci riescono, a trasfigurare la realtà e rappresentarla ad uso e consumo in maniera distorta e contorta e sempre e solo nell’interesse personale (per il proprio orticello per capirsi), anche se apparentemente trattano problemi di tutti, e questi possono essere:
- associazioni varie antiusura ed antiracket, ivi comprese associazioni di consumatori,
- associazioni di categoria di qualsiasi colore e partito esse siano,
- avvocati, commercialisti, professionisti e faccendieri vari che traggono interessi privati da sigle associative a fini meramente pubblicitarie, spacciandosi per benefattori vari ed eventuali, trascurando il bene comune.
Pertanto fino a che ci sarà una commistione e macedonie varie fra tanti ingredienti in contrasto fra di loro senza un minimo di correttezza intellettuale, professionale, rispetto del bene pubblico, rispetto del bene privato, e quant’altro può servire ed essere utile per riuscire a rendere più vivibile la vita a qualsiasi cittadino, che oltre ad essere per sé pesante per il fatto di essere in vita in qualità di esseri mortali terreni e terrestri, con tutta la cattiveria che scorre nelle vene e nel sangue, certo non tramandata dalla scimmia o dallo scimpanzè ma forse dal “serpente piumato”, deve essere appesantita dalla usurpazione di diritti elementari ed inviolabili da parte di propri simili, mediante stratagemmi vari per arrivare chissà dove e nemmeno riuscirci.
Qualora per suoi motivi tecnici facebook non acquisisse tutto il commento, per ragioni di spazio messo a disposizione, o per altri capricci informatici, Ella può ritrovare questo commento sulla piattaforma SCRIBD e/o sul mio blog, salvo se altri, digitando su google: germinara salvatore unitamente alle parole: blog, usura sommersa, usura bancaria, anatocismo, usura d’impresa, commenti, petizioni, giustizia, e quant’altro, qualsiasi argomento trattato riguarda problematiche di interesse e carattere generale, vale a dire che sono diretti a tutti coloro che hanno un minimo di cervello, a coloro che non hanno le mani e le tasche bucate, a coloro che intendono costruire una società migliore e lasciare in eredità oltre che a qualche spicciolo che magari diventerà carta straccia o ferro arrugginito, anche qualcosa di moralmente ed obiettivamente valido, oltre a quanto di materiale e materialistico la moda potrebbe disintegrare, vale a dire che serve per aprire le menti, se ancora sul territorio italiano ne esistono e non sono emigrate tutte (però non ce le respingono sui e con i gommoni, se le tengono).
Cordialmente
Salvatore GERMINARA
Pistoia, 28.01.2010
http://www.scribd.com/doc/25988180/USURA-BANCARIA

mercoledì 27 gennaio 2010

a lègge è a scòla e ourtu

Proverbio calabrese (Savelli – Verzino)

A LEGGE E’ A SCOLA E OURTU

Quando ancora esistevano i proverbi e i detti popolari,
circa 80 anni fa, nei paesetti sperduti e dimenticati da quello
chiamato stato italiano, nella poco amata Calabria dai c.d.
italiani e c.d. istituzioni, uno di questi recitava:
"a lègge è a scòla e ourtu".
Per chi conosce questo dialetto (anche laggiù esistono i dialetti) non è difficile comprendere l'esatto significato,
per chi non lo conosce, qualche giorno lo tradurrò
in maniera che tutti lo comprendano, perchè calza benissimo con riferimento alla giustizia e alla c.d. "interpretazione della legge".
Il problema giustizia non è sorto adesso come si vuol far credere, è sempre esistito e mai risolto.
Un po' di storia anche dei paesetti sperduti e dimenticati dai politici bisognerebbe saperla o impararla, anche successivamente attraverso qualche doposcuola, o
scuola serale.
Oltre all'insegnamento dei soli dialetti bisognerebbe anche insegnare le culture popolari e forse i politici finalmente imparerebbero a governare un po' meglio, se umilmente imparassero da chi nei secoli già ci aveva sbattuto la testa
nelle problematiche.
Il problema giustizia è vecchio come il mondo, sta di fatto
che tutti se la sono fatta sotto e nessuno si è mai ribellato,
e così si ereditano e si tramandano porcherie di generazione in generazione, senza che nessuno si vergogni.
Le opere d'arte dei vecchi saggi tramandate anche
verbalmente si vogliono tenere nascoste.
Bella Italia, patria dell'ipocrisia e della falsità perpetua, riciclata e rimpastata e sbattuta in faccia alle future generazioni.
http://www.scribd.com/doc/25936236/a-legge-e-a-scola-e-ourtu

sabato 9 gennaio 2010

Italia del DIRITTO – prima parte

Italia del DIRITTO – prima parte

In data 14 novembre 1994 la Filiale di FIRENZE della I.B.M. SEMEA spa, in un italiano abbastanza comprensibile, relativamente al sistema operativo (cervello del computer) funzionante sul computer sistema IBM 34, dichiarava quanto segue:
“I prodotti Programma 5726 IBM operanti sul sistema IBM 34 sono concessi dalla IBM solo in Licenza d’uso, in quanto trattasi di Programmi su Licenza, e rimangono per sempre di proprietà IBM.
Cordiali saluti”
come ben si può vedere dalla comunicazione effettuata visibile su link sottostante.
http://www.scribd.com/doc/24995687/I-B-M-SEMEA-spa-14-11-1994
Fine prima parte – continua …..

domenica 27 dicembre 2009

Scienza - Italia pecora nera planetaria

Scienza - Italia pecora nera planetaria e piaga per l'intera umanità
http://www.scribd.com/doc/24536938/Scienza-Italia-Pecora-Nera-Planetaria
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=85551&sez=HOME_SCIENZA
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=70057&sez=HOME_SCIENZA

Quante volte sarebbe dovuto “rinascere” il Prof. Iavarone,
se fosse rimasto in Italia, per poter pervenire a simili risultati ?!
Salvatore GERMINARA
Pistoia, 26.12.2009